Perché la Macrobiotica non è una dieta

Perché la Macrobiotica non è una dieta

Quando si segue l’alimentazione Macrobiotica, non si fa il calcolo delle calorie e non si pesano in grammi gli alimenti da consumare.

Chi si avvicina alla Macrobiotica e/o alle discipline naturali non è in cerca di una dieta ma di un qualcosa che questa società consumistica non è in grado di offrire: l’ascolto di sé stessi.

La Macrobiotica deve essere vista soprattutto come uno stile di vita e un percorso.

È uno stile di vita perché si diventa consapevoli dell’importanza del vivere in armonia con la natura, rispettando il pianeta e tutte le forme di vita.

È un percorso perché per cambiare certe abitudini e sintonizzarsi con i propri bisogni, occorrono tempo e gradualità.

Nell’alimentazione Macrobiotica non si parla di biochimica, ma di energia.

Di energia yin e di energia yang, di conseguenza, di cibi yin e di cibi yang.

Cibi più rinfrescanti detti yin, che creano un’energia più espansiva e cibi più riscaldanti detti yang, che creano un’energia più contraente.

Inoltre, si parla di sapori e di colori, perché anch’essi apportano una qualità energetica specifica.

Ad esempio:

• il sapore dolce (non dello zucchero ma dei cereali) nutre la Milza, il Pancreas e lo Stomaco, mentre il sapore acido (non dell’aceto di vino ma del limone) sostiene il fegato

• Alimenti dal colore verde sono specifici per il fegato (verdure a foglia verde), quelli bianchi per i polmoni (cipolle, cavolfiore)

Per concludere, ci sono degli alimenti base che vanno bene a tutti e sono i cereali integrali in chicco, i legumi e le verdure ma, per intervenire sull’energia individuale, l’alimentazione deve essere personalizzata.

Lo stesso principio si applica anche per i trattamenti come lo Shiatsu e il Tuina. Si possono eseguire dei katà che vanno bene per tutti ma, un trattamento di riequilibrio energetico deve essere “fatto su misura” in base alle caratteristiche legate alla costituzione e alla condizione del ricevente.